Trieste, Piazza dell’Unita d’Italia – Crediti: Joergsam, CC BY-SA 4.0
Dove siamo?
Siamo in Piazza Unità d’Italia, a Trieste
Qui il 18 settembre 1938 Mussolini annunciò le Leggi razziali. Nel 2013 il Comune ha deciso di porre una targa sulla pavimentazione a ricordo e monito.
Il 18 settembre 1938 Benito Mussolini, in visita ufficiale a Trieste, annunciò da Piazza dell’Unità d’Italia le «soluzioni necessarie» per affrontare il problema ebraico, inteso come «problema razziale». Nel discorso, di cui esiste un filmato recentemente digitalizzato, il duce definì l’ebraismo «nemico irreconciliabile» del fascismo e annunciò pubblicamente l’adozione di una legislazione razziale antisemita. Nelle settimane successive fu istituita la Direzione Generale per la Demografia e la Razza, si avviò il censimento degli ebrei residenti in Italia e, infine, furono approvate le cosiddette “Leggi razziali”, un insieme di provvedimenti che sancirono l’esclusione degli ebrei dalla vita nazionale.
Gli ebrei italiani furono riportati a uno stato di inferiorità legale e civile, preludio alle persecuzioni degli anni successivi. La svolta drammatica avvenne nel 1943: la Repubblica Sociale Italiana sancì l’arresto sistematico degli ebrei, la confisca dei loro beni, allestì campi di transito e di concentramento su suolo italiano, coadiuvando i nazisti nei rastrellamenti e nelle deportazioni, che coinvolsero oltre 8.000 ebrei.
Il ricordo della persecuzione dei diritti degli ebrei avviata nel 1938 ha avuto per molti anni difficoltà ad affermarsi in Italia; notevoli sono stati anche i ritardi della storiografia nell’interpretare in modo corretto la legislazione razzista non solo come svolta persecutoria nei confronti della minoranza ebraica, ma anche come rottura della continuità dello Stato.
INFO UTILI
Struttura ricettiva o Museo: no
Collocazione geografica: Trieste, Friuli-Venezia Giulia