Palazzo di Città

(Salerno, Campania)

Palazzo di città, Salerno – Crediti: Vincenzo D’Antonio –

Dove siamo?

Siamo al Palazzo di città, a Salerno

Oggi sede del Comune di Salerno, fu il luogo in cui si insediò il governo Badoglio quando la città divenne capitale del Regno del Sud (febbraio 1944).

Il 24 luglio 1943 si riunì il Gran Consiglio del Fascismo, massimo organo del Partito. Dino Grandi, uno dei gerarchi più influenti, progressivamente allontanatosi dalle posizioni di Mussolini, chiese di togliere la fiducia al Duce, ottenendo la maggioranza. Il re nominò come nuovo capo del governo il maresciallo Pietro Badoglio, che annunciò la continuazione della guerra al fianco dei tedeschi.

L’8 settembre 1943, dopo l’annuncio dell’armistizio tra l’Italia e le forze alleate, il re e Badoglio lasciarono Roma occupata dai tedeschi per rifugiarsi a Pescara e poi a Brindisi. La città pugliese era già sotto il controllo degli Alleati che erano sbarcati in Sicilia e stavano risalendo la penisola. Nel cosiddetto Regno del Sud, che il 13 ottobre 1943 dichiarò guerra alla Germania, si ricostituirono i partiti antifascisti; con la graduale liberazione dei territori dall’occupazione tedesca, il governo si spostò, nel febbraio 1944, a Salerno. Sede del Governo divenne il Palazzo di Città, progettato dall’architetto Camillo Guerra e inaugurato nel 1937: qui il 27 parile 1944 si riunì il Consiglio dei ministri del primo governo di unità nazionale (Badoglio II) dopo la caduta del fascismo. Oggi l’edificio ospita gli uffici dell’amministrazione comunale della città campana.

Nella foto: Fotografo Attilio Maiorana – Palazzo di città, Salerno

INFO UTILI

Struttura ricettiva o Museo: no

Collocazione geografica: Salerno, Campania

Approfondimenti

La svolta di Salerno
“Passato e Presente”, RaiStoria