Il Palazzo di Giustizia, sede della Corte d’Assise Straordinaria nel dopoguerra – Crediti: Paolobon140, CC BY-SA 4.0
Siamo al Palazzo di giustizia di Milano,
L’edificio ha ospitato la Corte d’Assise Straordinaria di Milano. Nel processo di defascistizzazione avviato nel dopoguerra, le CAS emisero sentenze contro fascisti e collaborazionisti.
Le CAS avevano competenza provinciale ed erano formate da corti popolari composte da 1 magistrato e 4 giudici popolari, estratti a sorte da liste di cittadini maggiorenni di “illibata condotta morale e politica”. Tra le condanne previste, ci fu anche la pena di morte. Solo a Milano, dove ora sorge il Palazzo di Giustizia, la CAS avviò, dal maggio 1945 al dicembre 1947, 1.001 procedimenti ed emanò 885 sentenze.
Trasformate in Sezioni speciali delle Corti di Assise ordinarie nell’ottobre 1945, dal giugno 1946, la loro azione fu fortemente limitata a seguito del condono per i reati di collaborazionismo previsto dall’Amnistia Togliatti. Inattive dalla fine del 1947, le CAS furono ufficialmente abrogate nel 2008.
Nonostante siano espressione di una giustizia fortemente influenzata da valenze politiche e formalmente carente, le sentenze emanate dalle CAS sono una fonte importante per comprendere forme, modalità e rappresentazioni dei delitti imputabili al fascismo repubblicano nei primi anni del dopoguerra, quando la memoria della violenza subita risulta ancora molto vivida all’interno dell’opinione pubblica.
Nella foto: Civico Archivio Fotografico – Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco – Piazza Castello – Milano RI011228. Vincenzo Aragozzini. Lavori di costruzione
Struttura ricettiva o Museo: no
Collocazione geografica: Milano, Lombardia
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