Villa Triglia

(San Polo d’Enza, Emilia-Romagna)

Targa – Crediti: Comune di San Polo d’Enza

Dove siamo?

Siamo a Villa Triglia

Nel 1944 la villa – ex proprietà del senatore antifascista Meuccio Ruini – venne requisita dai tedeschi e ospitò una postazione del controspionaggio tedesco.

Villa Triglia fu l’abitazione di Bartolomeo “Meuccio” Ruini, uomo politico italiano, deputato radicale fin dal 1913. Costretto a interrompere la sua attività politica in quanto antifascista, prese parte alla lotta clandestina dal 1942 con la Democrazia del lavoro nelle cui file si impegnò nella Resistenza. 

Mentre Ruini era a Roma, già liberata dagli Alleati, nell’estate del 1944 la villa fu requisita dagli occupanti tedeschi che vi installarono una postazione dell’Abwehr, il controspionaggio della Wehrmacht. Tra il personale tedesco vi fu anche Eberhard Bethge, allievo e amico fraterno del teologo Dietrich Bonhoeffer, all’epoca in carcere e poi impiccato nell’aprile 1945. La corrispondenza clandestina con Bonhoeffer fu salvata da Bethge durante la sua permanenza a Villa Triglia e poi inclusa nell’opera di Bonhoeffer pubblicata postuma Resistenza e resa: lettere e scritti dal carcere. Anche Eberhard Bethge fu poi arrestato e condannato a morte dalle autorità tedesche, ma l’arrivo degli alleati e la fine della guerra lo salvarono.

L’edificio, restituito a Meuccio Ruini nel 1945, è ora di proprietà della famiglia Albarelli. Dal 2015, una targa commemorativa sul piazzale che porta alla villa ne ricorda la storia e le vicende, contrassegnandola come luogo di memoria dell’occupazione tedesca.

INFO UTILI

Struttura ricettiva o Museo: no

Collocazione geografica: San Polo d’Enza (RE), Emilia-Romagna