La Risiera di San Sabba – Crediti: Paul Richard Cecchini
Dove siamo?
Siamo alla Risiera di San Sabba
Questo fu l’unico campo di sterminio dotato di forno crematorio costruito dai nazisti nei territori italiani occupati. Vi morirono circa 5.000 persone.
Fondata alla fine del XIX secolo come fabbrica per la lavorazione del riso, la risiera del quartiere di San Sabba divenne durante l’occupazione tedesca “Polizeihaftlager” (campo di detenzione della polizia). Ostaggi, combattenti della Resistenza, prigionieri politici e anche alcuni ebrei furono torturati e uccisi nel campo, l’unico in Italia ad avere un proprio forno crematorio. Fu anche campo di transito per gli ebrei diretti ai campi di Auschwitz e Bergen-Belsen e per gli oppositori politici inviati ai campi di concentramento del Reich. Infine, la Risiera fu utilizzata come deposito dei beni saccheggiati alle comunità ebraiche e ai privati lungo la costa adriatica.
Poco prima della liberazione, le forze di occupazione tedesche distrussero gran parte del complesso per far scomparire le tracce. Nell’aprile 1976 si concluse a Trieste il processo contro i responsabili del campo; un imputato morì prima della fine del processo, un altro non fu estradato in Italia nonostante la condanna.
Nel 1965, la Risiera ha ottenuto lo status di monumento nazionale. L’edificio, ricostruito in alcune sue parti, è stato riaperto come museo comunale nel 1975. Oltre alla mostra permanente, vi sono lapidi memoriali ed è possibile vedere l’ex crematorio e le ex celle della morte.
Struttura ricettiva o Museo: sì
Sito web: risierasansabba.it
Collocazione geografica: Trieste, Friuli-Venezia Giulia
Consigli alla visione o alla lettura
I me ciamava per nome: 44.787
Spettacolo/Libro
(Renato Sarti, 2001)
Approfondimenti