Il Museo Monumento al deportato di Carpi, steli nel cortile interno – Crediti: Giorgio Uberti
Dove siamo?
Siamo al Museo Monumento al deportato
Ideato dallo Studio BBPR di Milano nel 1973, il museo ricorda ebrei e oppositori politici che furono internati nel vicino campo di Fossoli.
Carpi, circa 20 chilometri a nord di Modena, fu uno dei centri attivi della Resistenza ma anche, attraverso il campo di Fossoli, uno dei punti di partenza delle deportazioni dall’Italia. Oltre agli ebrei, dalla stazione di Carpi furono deportati verso i lager del Reich molti prigionieri politici.
Con la piazza intitolata ai Martiri della Resistenza e l’ex campo di Fossoli, il Museo Monumento al Deportato politico e razziale costituisce il centro della cultura regionale della memoria. Situato in un’ala dello storico Palazzo dei Pio, fu progettato dallo studio di architettura BBPR (Banfi, Belgioioso, Peressutti, Rogers) e inaugurato nel 1973.
All’esterno, nel cortile del palazzo, i nomi dei lager europei, incisi su alte stele di cemento, ricordano le destinazioni dei treni dei deportati; nelle sale interne, è allestita una mostra permanente con opere d’arte, installazioni, graffiti; la Sala dei Nomi ricorda i prigionieri del campo di Fossoli, deportati tra l’autunno 1943 e la primavera 1945.
Struttura ricettiva o Museo: sì
Sito web: www.fondazionefossoli.org/it/museo.php
Collocazione geografica: Carpi, Emilia-Romagna
Consigli alla visione o alla lettura
Diario di Fossoli
Libro
(Leopoldo Gasparotto, a cura di Mimmo Franzinelli, Bollati Boringhieri, 2007)
Approfondimenti