Il muro dell’ex campo di Bolzano – Crediti: Costantino Di Sante
Dove siamo?
Siamo a Bolzano
Oggi complesso residenziale, nel 1944 il lager di Bolzano subentrò al campo di Fossoli. I quasi 9.500 internati sono ricordati da una stele, installazioni artistiche, un percorso espositivo e un Memoriale.
Molti prigionieri del campo di Bolzano furono utilizzati come lavoratori forzati nelle zone limitrofe. Il numero di matricola più alto registrato nel campo è 11.115, ma erano compresi i 3000 internati del campo di Fossoli. Oggi si stima che i deportati nel campo di Bolzano siano stati circa 9500. Fuori e dentro il campo di Bolzano fu molto attiva un’organizzazione di Resistenza con lo scopo di assistere i deportati e cercare di organizzarne le evasioni. Il campo chiuse definitivamente ai primi di maggio del 1945.
Oggi, a testimoniare la presenza del campo non rimane quasi nulla. Gran parte dell’area è stata utilizzata per la costruzione di complessi residenziali. Gli internati sono ricordati da una stele, da alcune installazioni artistiche e da un percorso espositivo. Negli anni Novanta, l’Archivio Storico della Città di Bolzano ha condotto il progetto “Storia e memoria: il lager di Bolzano”, raccogliendo circa 200 interviste agli ex deportati. Inoltre, una porzione di muro di cinta del campo è stata posta sotto tutela dalla Provincia e nel 2006 il Comune ha inaugurato una serie di pannelli che ricordano ciò che avvenne in quel luogo.
Nella foto: Il campo durante i giorni di attività. Archivio Foto Pedrotti, Bolzano – Campo di Bolzano
Struttura ricettiva o Museo: sì
Sito web: www.comune.bolzano.it
Collocazione geografica: Bolzano, Trentino-Alto Adige
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