Intorno al Monte Sole – circa 20 km a sud di Bologna – si estende una zona rurale dove passava il fronte e i partigiani erano particolarmente attivi. Nel settembre 1944, il comandante della 16a Divisione “Panzergrenadier SS”, tenente generale Max Simon, diresse un’operazione militare per “distruggere i gruppi partigiani” e “sgomberare il territorio nemico”. 

Tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944 l’intera area fu circondata e setacciata sistematicamente da reparti delle SS e della Wehrmacht. L’azione si svolse con grande brutalità: case, scuole e chiese furono fatte saltare o incendiate e 770 persone furono assassinate, in maggioranza donne, bambini e anziani. L’intera zona, caratterizzata da molte piccole fattorie e villaggi, fu spopolata. 

Dal 1989 il territorio intorno a Monte Sole è stato trasformato in un ampio parco commemorativo che coinvolge i comuni di Marzabotto, Monzuno e Grizzana Morandi. Dal 2002, ha sede qui anche la Scuola della Pace di Monte Sole. La sua attività, rivolta in particolare ai giovani, mira a promuovere il dialogo internazionale: offre un luogo di incontro e organizza incontri e seminari sui temi della risoluzione non violenta dei conflitti, dei diritti umani e della comprensione internazionale.

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