Il Monte Chaberton – Crediti: Ottavio Zetta , Archivio Associazione Monte Chaberton
Dove siamo?
Siamo alla batteria dello Chaberton
Il forte ottocentesco, che dal 1947 è in territorio francese, fu ristrutturato e usato dall’Italia fascista per colpire gli obiettivi militari francesi nel 1940. Giace oggi in stato di abbandono.
Forte più alto d’Europa, fu realizzato alla fine dell’Ottocento sulla vetta del monte Chaberton, a 3131 metri di quota; ristrutturato, fu usato dall’Italia fascista per colpire gli obiettivi militari francesi nel 1940. Considerato invulnerabile, era dotato di otto torrette corazzate rotanti armate di cannoni: fu soprannominato dai francesi cuirassé des nuages, corazzata delle nuvole. Al momento dell’entrata in guerra dell’Italia, il 10 giugno 1940, i francesi si prepararono a colpire la fortezza.
Lo scontro violento avvenne il 21 giugno 1940: 10 furono i caduti italiani e 6 delle 8 torri furono distrutte dai mortai francesi. Nonostante le gravi perdite, le torri superstiti furono rimesse in servizio e continuarono a far fuoco, sino all’armistizio tra Francia e Italia (24 giugno).
Lasciato dopo l’8 settembre 1943, il forte fu di nuovo occupato da reparti della Folgore della Repubblica sociale italiana nell’autunno del 1944. Nel dopoguerra è passato in territorio francese, è oggi quasi del tutto abbandonato. La memoria è stata tenuta viva dai reduci del 34° Gruppo Artiglieria e dall’Associazione Monte Chaberton, promotrice del progetto di musealizzazione delle fortificazioni abbandonate del Vallo Alpino occidentale. Nell’agosto 2020 è stata inaugurata a Bardonecchia una mostra permanente (“Guerra sulle Alpi, dallo Chaberton al Vallo Alpino”) che illustra le vicende del forte e della campagna militare del giugno 1940.
Nella foto: Archivio Minola – Associazione Monte Chaberton
Struttura ricettiva o Museo: no
Collocazione geografica: Mont Chaberton, Francia
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